Come lavoriamo


ARPA-Firenze opera basandosi sui principi che sostiene e che vuole condividere e diffondere; quindi usa il pensiero educato, il pensiero evoluto, distinguendo e trattando appropriatamente i dati, le informazioni e la conoscenza al fine di intervenire sul mondo reale con la sequenza: prima CAPIRE, poi AGIRE. In ARPA-Firenze sappiamo benissimo che questa sequenza non deve essere rigida e che molte cose si capiscono nel corso dell’azione; tuttavia questa flessibilità non deve mai trasformarsi in spontaneismo. Prima di agire si deve comunque raccogliere la conoscenza disponibile, si deve riflettere e si deve impostare un piano che tenga conto anche dei fattori di incertezza non eliminabili.

Ogni intervento che facciamo parte, dunque, da una ANALISI approfondita sulla base della quale si progetta l’intervento stesso. E ogni nostra analisi è SPECIFICA del caso che si affronta, in modo che il successivo intervento sia calibrato sul contesto reale e personalizzato sugli individui e sulle organizzazioni coinvolte. Tale analisi si basa su due concetti che rientrano in pieno nel quadro di un pensiero educato, un pensiero evoluto: la visione sistemica e la complessità.

VISIONE SISTEMICA vuol dire che gli eventi e i comportamenti delle persone assumono un pieno significato solo in relazione al contesto specifico nel quale si verificano; perciò, nell’analisi, non vanno mai isolati ma vanno sempre riferiti alle varie componenti, anche lontane, che li possono influenzare. Bisogna sempre vedere il SISTEMA nel quale è collocato ciò che si osserva. Per un primo livello di approfondimento cliccare QUI.

COMPLESSITÀ vuol dire che nessun evento o comportamento della vita reale si presta a interpretazioni meccaniche di tipo lineare causa-effetto. Il concetto non è semplice (naturalmente!) e non può essere semplificato; tuttavia, in estrema sintesi, si può esprimere così: le varie componenti del sistema che si sta osservando, o sul quale si sta intervenendo, sono in relazione tra loro ma non in modo meccanico, per cui reagiscono agli interventi simultaneamente e autonomamente. Quindi non è possibile “calcolare” a priori (cioè prevedere con precisione) l’effetto dei nostri interventi; però, se si conosce il sistema e se ne ha una sufficiente pratica, si possono delineare percorsi che hanno un buon grado di sicurezza ed elevate possibilità di successo. Per un primo livello di approfondimento cliccare QUI.